Sabato i mauritani andranno alle urne con il presidente in carica Mohamed Ould Ghazouani che dovrebbe vincere il secondo mandato consecutivo. Ma in un Paese profondamente diviso tra la comunità arabo-berbera al potere e la popolazione nera della Mauritania che ancora soffre gli effetti della schiavitù, una legge controversa che rende l’arabo la lingua ufficiale nelle scuole sta suscitando malcontento.